Che cos’è il Bonus Vacanze
Il Bonus Vacanze 2020 è una delle tante misure che fanno parte del Decreto Rilancio del 19 maggio, nato per sostenere imprese e famiglie e contenere la crisi economica causata dall’epidemia di Coronavirus.
Il turismo è purtroppo uno dei settori più duramente colpiti dalla crisi causata dal Coronavirus. Si stima che in Italia, nel mese di giugno, ci siano state 10 milioni di presenze in meno rispetto allo scorso anno; un calo del 54%.
Grazie al Tax credit vacanze, si spera di poter risollevare il turismo italiano. In un’estate del tutto particolare, caratterizzata da una serie di misure legate al distanziamento sociale, l’unica soluzione possibile sembra il cosiddetto “turismo di prossimità”. Con questa misura presa dal Decreto Rilancio, ci si aspetta di incentivare proprio il turismo locale. Per ora, già nel primo giorno disponibile, il 1 luglio, sono state erogate più di 146 mila domande per il bonus, per un valore economico complessivo pari a più di 67 milioni di euro.
Come funziona
Dal 1 luglio è finalmente possibile richiedere il Bonus Vacanze tramite la nuova App dei servizi pubblici IO, accedendo tramite SPID o con la Carta di identità elettronica. Il bonus potrà essere speso dal 1 luglio al 31 dicembre 2020. Ma in che consiste esattamente il bonus? Il Bonus Vacanze è utilizzabile nella misura dell’80% sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura, mentre per il restante 20% è usufruibile come detrazione dall’imposta sul reddito. Questo è quanto previsto dall’Agenzia delle Entrate il 25 giugno.


Chi può richiederlo
Possono usufruire del bonus le famiglie con un reddito ISEE fino ai 40’000 euro. Il bonus può arrivare fino a 500 euro. Tuttavia, è importante sapere che l’importo del bonus dipende dal numero dei componenti del nucleo familiare. In particolare il bonus prevede una somma di:
- 500 euro per i nuclei composti da 3 o più persone
- 300 euro per i nuclei composti da 2 persone
- 150 euro per i nuclei composti da 1 persona
Quali strutture aderiscono e quali invece no
Sul portale di Federalberghi italyhotels.it è possibile cercare le strutture ricettive disponibili ad accettare il bonus. La regione con il più alto numero di hotel disponibili è l’Emilia Romagna, con più di 230 strutture. Sono circa un centinaio invece quelle disponibili in Toscana, una sessantina quelle in Sicilia e in Liguria, circa 30 in Sardegna.
In generale, comunque, i tipi di strutture aderenti sono:
- hotel
- bed & breakfast
- campeggi
- agriturismi
- villaggi vacanze
- case vacanza con partita IVA
- alberghi diffusi
Sono invece escluse dal bonus le piattaforme di prenotazione come Airbnb, Booking e simili, poiché il decreto prevede che il pagamento alla struttura debba essere corrisposto “senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator”.


Perché alcune strutture decidono di non aderire al Bonus Vacanze?
In queste ultime settimane il Bonus Vacanze è stato un argomento molto discusso, soprattutto perché alcune strutture hanno dichiarato di non voler accettare il bonus. Gli alberghi non sono infatti obbligati ad accettarlo ed il meccanismo del credito d’imposta farebbe da deterrente per molte strutture, soprattutto per quelle più piccole. Il motivo è il seguente: siccome è la struttura che anticipa l’80% del costo della vacanza, e poi recupera tale sconto come credito d’imposta, il meccanismo si rivela poco vantaggioso per le strutture ricettive. In effetti, quest’ultime incassano al momento del pagamento solamente il 20% dell’importo totale, mentre beneficeranno del credito d’imposta solo successivamente.
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