L’autunno è finalmente arrivato e quale periodo migliore per una gita fuori porta. In questa stagione la vita riprende il proprio ritmo dopo la pausa estiva, ma soprattutto dopo la situazione vissuta nei mesi passati con il lock-down che ha fatto crescere la voglia di conoscere ed esplorare posti nuovi.
Questo è il momento ideale per scoprire che a volte, per staccare dalla routine e rigenerarsi, non serve per forza una fuga in un lontano paradiso esotico. Il nostro Belpaese è ricco di bellezze mozzafiato tutte da scoprire, basta solo fare qualche passo al di fuori delle nostre grandi città. A volte il tesoro è giusto dietro l’angolo! Vediamo quindi qualche possibile meta per delle piacevoli gite fuori porta nei mesi autunnali.
1. Pienza, la città ideale
“Nata da un pensiero d’amore e da un sogno di bellezza” ( Giovanni Pascoli). Nel Rinascimento si sognava una città ideale, in cui l’uomo potesse vivere in armonia con se stesso e con la natura. Per una gita fuori porta per ammirare l’incarnazione di questa utopia Pienza è la scelta giusta . Siamo nel cuore della Val D’Orcia , vicino Siena, in Toscana. Qui Papa Pio II fece realizzare da Leon Battista Alberti un progetto di città ideale: ne sono emblema la Cattedrale di ispirazione gotica e il Palazzo Piccolomini. Ottenuto il riconoscimento di sito Unesco nel 1996, ancora oggi comunica al mondo i canoni urbanistici del Rinascimento per l’organizzazione razionale degli spazi e delle prospettive di piazze e palazzi cinquecenteschi.


2. Gita fuori porta alla scoperta dei paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato
Il panorama offerto dalle colline centrali del Piemonte è stato riconosciuto dall’Unesco come paesaggio culturale di eccezionale bellezza, caratterizzato da una tradizione storica antica legata alla coltura della vite e a una vera e propria “cultura del vino”, profondamente radicata nella comunità.
“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato” è un sito seriale costituito da sei componenti che, nell’insieme, contribuiscono in modo significativo alla costruzione del valore eccezionale complessivo del sito stesso. Quattro componenti sono state selezionate in funzione del peculiare legame tra vitigno, terroir e tecnica di vinificazione e si riferiscono alle produzioni enologiche di riconosciuta qualità in ambito internazionale, “La Langa del Barolo”, “Le colline del Barbaresco”, “Nizza Monferrato e il Barbera” e “Canelli e l’Asti spumante”. Due componenti sono state selezionate in quanto rappresentano luoghi del vino di particolare valore: “Il Monferrato degli infernot”, caratterizzata dalla presenza di una singolare tipologia di architettura vernacolare, gli infernot, scavati nella pietra da cantoni che caratterizza geologicamente l’area, e “Il Castello di Grinzane Cavour”, importante testimonianza della storia della viticoltura piemontese.
3. Casamassima, la Chefchaouen del sud
Tra le Murge Baresi, al centro della Puglia, sorge Casamassima conosciuta anche come “Paese azzurro”, appellativo coniato dal pittore Vittorio Viviani per le abitazioni tinteggiate di celeste che un tempo caratterizzavano il centro abitato del Borgo.
Si tratta di un borgo antico di origine medievale, che passeggiando tra le sue viette ricorda molto la perla blu del Marocco. Articolato in uno snodarsi di piccole viuzze e chiassi (vicoli stretti e senza uscita), di corti e abitazioni in pietra che un tempo erano tutte azzurre. Si racconta che Michele Vazz, signore di Casamassima nel XVII secolo, fece un voto alla Madonna per scacciare la peste e fece dipingere con la calce i caseggiati, per disinfettarli, aggiungendo il colore azzurro in onore alla Madonna.
4. Le residenze Sabaude, Torino per una gita fuori porta all’insegna dell’arte e della cultura
Adagiata fra pianura e collina e circondata dalle Alpi, Torino è una delle più belle città d’Italia e uno dei poli economici più importanti del paese.
Per secoli cuore del Regno dei Savoia, Torino è stata teatro e centro propulsore dell’Unità nazionale, oltreché prima Capitale del Regno d’Italia.
Una visita a Torino e dintorni, alla scoperta delle splendide Residenze Reali che i Savoia fecero costruire fra il XVII e il XVIII secolo, significa fare un salto nella storia fra centri di potere, castelli dedicati alla caccia, luoghi di villeggiatura e vita di corte: un complesso di architettura monumentale che i Savoia, instancabili costruttori, vollero come simbolo del proprio potere assoluto. Nel 1997 l’UNESCO ha inserito nel World Heritage List 14 di queste magnifiche residenze reali, situate a Torino e in Piemonte.
Per altri consigli utili e molto altro, continua a seguire il nostro blog.
Se sei in cerca di un professionista puoi trovarlo su Ernesto!

